Passano gli anni, cambia il Governo, cambia il Ministro dell’Istruzione ma di noi e per noi, nessuno si preoccupa, nessuno ne parla. Siamo oltre 10.000 i docenti ammessi con riserva al concorso docenti del lontano 2018, alcuni dei quali lo hanno superato proficuamente. A questo va aggiunto che questi docenti sono in possesso di attestati e anni di insegnamento. Questo concorso era riservato agli abilitati entro maggio 2017 ma siccome in Italia non sono mai stati organizzati percorsi abilitanti ordinari, il TAR si esprime a nostro favore con la nota: “La mancanza di percorsi abilitanti ordinari non consente agli insegnanti di iscriversi nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto, tuttavia CONSENTE loro di partecipare ai concorsi pubblici, in quanto in tal caso la verifica dell’idoneità all’insegnamento passa attraverso il filtro della procedura concorsuale”. Sono passati quasi 3 anni e ci ritroviamo ancora a bussare una porta senza risposta alcuna da parte del Ministro dell’Istruzione. Dal momento in cui una commissione nominata dal MIUR ci esamina e ci assegna un voto, siamo parte di quel concorso e dobbiamo essere inseriti in graduatoria, in lista per il ruolo. Nonostante ciò, ovvero che la procedura concorsuale fosse conclusa, alcuni USR, a differenza di altri, si sono sostituiti alla legge, non inserendoci neppure con riserva nella graduatoria di merito. Quindi ci ritroviamo scavalcati dagli “abilitati” (nonostante alcuni di questi si fossero posizionati molto più in basso di alcuni di noi) e ci hanno lasciati fuori in attesa di una “sentenza di merito” che non solo non riguardava noi che avevamo già preso parte e concluso la procedura concorsuale, ma riguardava i numerosi altri docenti che successivamente avevano presentato ricorso e richiesto le prove suppletive. Quindi, dato il numero elevato di persone, il Collegio ha rimandato appunto ad una sentenza di merito per evitare in quel momento il “mutamento della natura dello stesso concorso”, nulla statuendo però circa le graduatorie di merito, né in alcun modo negandone l’inserimento con riserva ai candidati già esaminati. Inoltre questa sentenza è già nel dimenticatoio e a noi cosa resta? La bella esperienza, la bella figura davanti alla commissione e il precariato! Dateci una risposta, dateci il ruolo MERITATO. Cosa altro dobbiamo attendere? Avete immesso in ruolo i diplomati magistrale anche senza alcun concorso, nessun esame! A noi non volete assumerci con la stabilizzazione dei precari con 3 o più anni di servizio, almeno assumeteci per MERITO. Il nostro merito Ve lo abbiamo dimostrato ma Voi guardate altrove pur di non darci ciò che ci spetta! Prima di lasciare quella poltrona, si passi la mano per la coscienza, faccia una mossa, UNA, a favore di noi precari che con devozione e impegno abbiamo raggiunto il massimo o quasi dei 40 punti totali di quel concorso.
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