Cassa integrazione per i politici

L’epidemia da COVID-19 sta mettendo in ginocchio economicamente e psicologicamente il popolo italiano. Da marzo 2020, i cittadini italiani sono stati chiamati al sacrificio economico e sociale. C’è chi è andato in cassa integrazione, chi ha perso il posto di lavoro, chi ha dovuto chiudere l’attività, e ancor più semplicemente non si è potuto frequentare le famiglie e gli amici.

La politica ha sicuramente commesso tantissimi errori, e questi errori sono stati commessi sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Ora però tutti potrebbero rimediare nei confronti del popolo.

Vengono chiesti i sacrifici a noi cittadini, ma i sacrifici devono essere fatti indistintamente da tutti indistintamente.
Chiediamo a tutti i politici italiani (locali e nazionali) e ai super manager della Pubblica Amministrazione, di ridursi per il periodo emergenziale (o almeno fino al 30.06.2021) la propria retribuzione.
Chiediamo al Governo e al Parlamento, di votare una legge che istituisce una sorta di CASSA INTEGRAZIONE anomala per tutte le figure coinvolte (mantenendo quindi attivo il loro lavoro giornaliero), con uno stipendio massimo quindi di € 1.200 al mese.

Questa manovra economica permetterebbe allo stato di risparmiare, in tutto il periodo in questione, 309 milioni dal comparto politico e 183 milioni dalla Pubblica Amministrazione (escludendo dirigenti sanitari e delle forze dell’ordine). Il risparmio totale è di circa 490 MILIONI DI EURO (senza calcolare i benefit che comunque ognuno prende).

Soldi che potrebbero essere utilizzati per manovre economiche per il popolo. Non sarà tanto, serve sicuramente di più, ma il valore è ALTAMENTE SIMBOLICO.
I politici italiani hanno la possibilità di ripulirsi la faccia ed essere visti con occhi diversi dal popolo.
Che la politica passi dalle PAROLE ai FATTI.