Per affrontare l’emergenza #coronavirus, 1.000 euro a testa a tutti gli italiani! La serrata dell’economia per combattere l’emergenza COVID-19 avrà un impatto devastante sulla vita di tutti noi italiani: milioni di persone rischiano di ritrovarsi senza un reddito nel giro di qualche settimana. Come ha spiegato Nouriel Roubini, l’economista che previde il crollo del 2008, ci troviamo dinnanzi alla peggiore crisi economica della storia moderna.
Di fronte a uno scenario di questo tipo, il cui impatto non è stato mai contemplato dai governi, le misure economiche recentemente messe in campo dal Governo italiano sono irrisorie, deboli ed inefficaci, in primis perché caratterizzate da una complessità normativa di fronte alla quale molte persone fanno fatica a raccapezzarsi. Vale ben poco anche il recente annuncio della BCE di un altro bazooka da 750 miliardi, che andranno a sommarsi a tutto il resto della liquidità prodotta attraverso le operazioni di quantitative easing (QE) e che rischiano di rimanere “intrappolati” nel circuito dell’alta finanza, appannaggio di potentati bancari e speculativi, come già accaduto al grosso del denaro creato con il QE.
Un modo per far arrivare subito quei soldi a chi ne ha veramente bisogno però ci sarebbe: realizzare immediatamente un versamento a fondo perduto – partendo dal mese di aprile fino alla conclusione della crisi – di 1.000 euro a ogni cittadino italiano (più 500 euro per ogni minorenne a carico). Sarebbe un modo per mandare un segnale chiaro al paese: nei prossimi giorni e nelle prossime settimane nessuno deve rischiare di ritrovarsi senza la possibilità di pagare l’affitto o di mettere da mangiare sulla tavola, indipendente dall’inquadramento professionale o dalla condizione sociale. Si tratta di una misura straordinaria che altri paesi hanno già messo in campo (Hong Kong) o stanno pensando di mettere in campo contro l’emergenza COVID-19: negli Stati Uniti, per esempio, è al vaglio una proposta simile che prevede il versamento di 1.000 dollari a ogni adulto (più 500 dollari a ogni minorenne). Tutta l’operazione potrebbe essere gestita da Poste Italiane, per andare incontro a tutti quei cittadini che non dispongono di un conto corrente bancario.
Ovviamente la BCE non avrebbe problemi a finanziare l’operazione con moneta creata ad hoc, come hanno fatto (o sono in procinto di fare) le altre banche centrali. Ricordiamoci del resto che la stessa BCE già svolge questa operazione nel contesto del QE, attraverso cui ha già creato – ovviamente dal nulla – più di 2.500 miliardi di euro. Ma, come detto, poco o nulla di quel denaro è arrivato a chi ne aveva veramente bisogno. Adesso è arrivato il momento di aiutare la gente comune e l’economia reale. C’è bisogno di un “quantitative easing per il popolo”. Va da sé che il costo dell’operazione dovrebbe essere escluso dal computo del deficit e dovrebbe essere interamente monetizzato dalla BCE. Non si dovrebbe quindi prevedere alcun rimborso futuro da parte dello Stato italiano, in quanto i beneficiari diretti sono i cittadini: lo Stato si limiterebbe a gestire l’erogazione del denaro.
Va notato che in questi anni la fattibilità e l’efficacia di una soluzione di questo tipo – talora definita “helicopter money” – è stata avallata da eminenti economisti e policy-maker, tra cui Ben Bernanke, ex governatore della Federal Reserve, Peter Praet, capo economista della BCE, Martin Wolf, capo economista del Financial Times, e tanti altri. Siamo in una situazione straordinaria che richiede risposte straordinarie. Il Patto di stabilità è stato sospeso. L’Europa ha dichiarato di essere disposta a fare tutto il necessario per aiutare. Adesso è il momento di dimostrarlo. Ogni giorno che passa è un giorno in più senza reddito per milioni di persone. Firma la petizione per chiedere al governo italiano di esigere un intervento immediato della BCE: 1.000 euro a testa a tutti i cittadini!
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